[Italiano] Vico

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boll93
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[Italiano] Vico

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Vico
Nasce a Napoli nel 1668 e muore nel 1744.
Figlio di libraio, non molto ricco. La sua famiglia è numerosa.
Studia diritto all’università di Napoli.
Insegna eloquenza e retorica, come una persona si deve esprimere e come si devono studiare gli argomenti.
Nel 1710 pubblica l’antichissima sapienza delle popolazioni italiane.
La più importante opera è Scienza Nuova.
Vico si oppone all’idea cartesiana di ridurre la conoscenza umana all’evidenza razionale e alla ragione, quindi rifiuta il modello dalla dimostrazione matematica.
Per Vico il probabile e il verosimile sono autonomi dal metodo razionalistico, in questo contesto ELOQUIENZA RETORICA e POESIE sono autonome rispetto alle conoscenze matematiche. Questa sembra all’autore una conoscenza vera perché consiste in una costruzione umana.
Vico dice: <<Noi dimostriamo le proposizioni geometriche perché le facciamo, se potessimo dimostrare quella della fisica le faremmo>>.
Per Vico la conoscenza di un oggetto è possibile solo dal soggetto che l’ha prodotto; lo studioso voleva dimostrare come gli antichi abitatori dell’Italia concepissero i concetti di “vero” e, di “fatto” come identici.
Può conoscere una cosa con verità solo chi è l’autore. Questo concetto venne esteso nella scienza nuova alla conoscenza storica perché Vico concepiva la storia come opera dell’uomo. La storia diventa nell’autore l’oggetto proprio della conoscenza umana a differenza del mondo della natura, che è conosciuto con verità solo da Dio.
Per l’autore, la storia non è solamente raccolta di fatti, ma deve comprendere il mondo civile dal punto di vista della storia ideal eterna. Per Vico esiste un ordine razionale che è alla base sia dei progressi sia della decadenza delle varie
I principi della scienza nuova si possono richiamare da quelli che ivi chiama metafisica della mente: le leggi che regolano lo svolgimento della storia sono le stesse che costituiscono la base del funzionamento della mente umana. Per l’autore essa si sviluppa attraverso tre età fondamentali:
1. Infanzia: età del senso (5 sensi)
2. Giovinezza: età della fantasia
3. Maturità: età della ragione
“Gli uomini prima sentono senza avvertire poi avvertono con animo perturbato e commosso poi finalmente riflettono con mente pura”.
A queste fasi dello sviluppo mentale corrisponde un’epoca della storia delle nazioni.
Nell’età degli dei, gli uomini interpretavano i fenomeni naturali come espressioni delle divinità e provocano timore nei loro confronti;
Nell’età degli eroi, gli uomini diedero forma a governi aristocratici che erano nient’altro che dei governi dei più forti;
Nell’età degli uomini, prevale l’uso della ragione, essa dà vita ad un ordinamento civile, cioè tutti devono rispettare le leggi.

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